Italia,  La via di Francesco

La Via di Francesco – Giorno 2

Da Pieve Santo Stefano al Rifugio Pian delle Capanne – 02/11/2018

  • 21 km circa
  • dislivello 620m.

Sveglia presto, oggi ci attende la tappa più tosta dell’intero lotto!

Fortunatamente, il meteo non sembra essere a nostro sfavore, e la pioggia prevista al momento non corrisponde a realtà.

Finiamo di rifocillarci per bene e richiudiamo gli zaini, giusto il tempo di salutare il simpatico padrone di casa, con la promessa che se passeremo ancora per Pieve Santo Stefano saremo di nuovo suoi ospiti, e ci mettiamo in cammino.

Non conoscendo la tratta, preferiamo ricaricare le nostre borracce alla casetta dell’acqua che troviamo una volta oltrepassato uno dei ponti sul Fiume Tevere. Stesso discorso per i “viveri”, con l’ultimo supermercato del paese davanti alla Chiesa della “Madonna dei Lumi” sulla strada provinciale in direzione Sansepolcro.

Partenza da Pieve Santo Stefano

Il primo tratto della tappa corre sulla strada provinciale, dove non esiste marciapiede e possiamo solo camminare sul ciglio della strada, ma è piuttosto breve e incrociamo poco dopo lo sterrato che si muove in direzione dell’Eremo del Cerbaiolo, sul quale si svolge la prima parte della Via di Francesco odierna.

Via di Franceso, seconda tappa
Vista del lago di Montedoglio

Si intravede verso sud il lago artificiale di Montedoglio, oltre all’Eremo che vediamo ancora in lontananza; siamo piacevolmente sorpresi dalla vista di una pala eolica sul versante opposto all’Eremo, anche se solitaria e di dimensioni ridotte rispetto ai parchi eolici che abbiamo incrociato muovendoci più a nord in Europa.

La salita è costante, senza particolari strappi, e in poco più di un’ora dalla partenza in paese giungiamo al primo bivio; si parla molto bene dell’Eremo del Cerbaiolo, e le varie guide suggeriscono una visita, ma siccome la giornata è ancora lunga e non conosciamo il percorso, optiamo per proseguire e lasciarlo alle nostre spalle.

Via di Francesco - Eremo del Cerbaiolo
Vista dell’ Eremo del Cerbaiolo

Proseguiamo quindi in direzione del Passo di Viamaggio; stiamo entrando nella Riserva Naturale Alpe della Luna, ed i paesaggi che si aprono davanti a noi sono davvero suggestivi; peccato solo per l’umidità e per i sentieri fangosi che rallentano l’andatura.

Transitiamo accanto alla Fonte delle Rupine (856m s.l.m.), che d’estate deve essere un sollievo per tutti i pellegrini, passiamo per quelli che hanno tutta l’aria d’essere pascoli ma sono al momento vuoti, e dopo una mezz’ora di ulteriore cammino arriviamo al Passo di Viamaggio, dove scegliamo di pranzare coperti dalla tettoia di quello che resta dell’attualmente chiuso Albergo Ristorante Imperatore, all’imbocco del sentiero per proseguire verso la nostra destinazione odierna, ovvero il Rifugio Pian delle Capanne.

Ristorati, anche se stando fermi abbiamo sentito il freddo dato dalla grande umidità della giornata, prendiamo a percorrere il sentiero più impegnativo dell’intera Via di Francesco. Infatti, qui commettiamo l’errore, pagandolo più tardi, di non seguire le indicazioni della guida, che raccomanda una variante al percorso in caso di pioggia; Paolo pensa di risparmiare tempo considerato che la variante conta qualche km in più e siamo tutti stanchi, ma il percorso è davvero difficoltoso.

variante percorso in caso di pioggia
via di francesco - Toscana

La scelta non ottimale ci porta prima a smarrire il sentiero per via di una traccia “cancellata” dalle piogge dei giorni scorsi, anche se quasi immediatamente ritrovata; sarà invece abbastanza complicato superare alcuni dislivelli, che si rivelano un fiume di fango e ci rallentano il cammino, oltre a farci penare per sorpassarli. Morale della favola: quando la guida vi consiglia di evitare questi tratti a seguito o durante eventi meteorici, ascoltate il suggerimento e seguite le varianti che, anche se più lunghe, saranno di certo più facili e veloci da percorrere!

Dopo aver raggiunto la sommità del Monte Verde (1147m s.l.m.), durante la discesa non manca un bello scivolone di Paolo, che comincia a ridere seduto nel fango; dovrà poi fare i conti con vestiti da lavare oltre al nuovo zaino da trekking che abbiamo acquistato proprio in funzione di questa camminata, ma la cosa non sembra turbarlo più del dovuto. Siamo tutti stanchi, vogliamo solo arrivare a Pian delle Capanne.

via di Francesco in Toscana
Il tratto di strada sterrata

Usciamo il più velocemente possibile dall’ultimo tratto di bosco, che non godiamo del tutto per il tracciato “insidioso”, e finalmente ci ricolleghiamo alla variante, una bella strada sterrata larga abbastanza da poter essere percorsa da una macchina, che procede praticamente in piano ed in discesa quasi fino a giungere alla nostra meta odierna. Ci vorrà ancora circa 1h e mezza per raggiungerla, quindi avremo tempo per testare le nostre torce frontali (acquistate anch’esse per l’occasione), visto che il sole sta ormai calando.

Arriviamo finalmente al Rifugio, dove ci accoglie Daniele, che ormai da più di un anno si occupa della sua gestione, abitando nello stesso per più mesi consecutivi. È tempo per una doccia calda, dopodiché scendiamo nella sala adibita a ristorante e ci sediamo davanti ad un bel camino scoppiettante. Siamo provati, ma la cena luculliana, condita da un po’ di vino, aiuta decisamente a risollevare gli animi!

Passiamo il resto della serata in compagnia del simpaticissimo Daniele, parlando del più e del meno; noi saremo gli ultimi ospiti della stagione, domani sarà tempo di chiudere Pian delle Capanne per i mesi invernali.

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